Tra le monete rare italiane, sicuramente una delle più famose tra i collezionisti è una specifica dal valore di 500 lire coniata in lega d’argento, estremamente popolare anche per la doppia raffigurazione che l’ha resa famosa, inoltre anche altri fattori riescono a renderla molto influente e riconoscibile. Solo alcune però sono davvero particolarmente rare, e degne di attenzione anche economica.
Questo perchè come ogni emissione che ha avuto un certo peso di livello storico e collezionistico anche 500 lire d’argento ha una storia decisamente interessante che non tutti probabilmente conosceranno. O comunque non in maniera approfondita, che in buona parte spiega anche la capacità spiccata di un esemplare di diventare a suo modo storico.
Monete d’argento rara
Si, perchè la moneta da 500 lire ha costituito un vero e proprio standard monetario figlio dei suoi tempi, si parla del periodo corrispondente al boom economico vale a dire tra gli anni 50 e 60 del 20° secolo, che corrisponde anche al deciso periodo di ripresa economica e sociale, la lira era stata nel frattempo riformulata con le emissioni del nuovo stato della Repubblica. Dagli anni 50 è stata sviluppata dalla zecca la moneta da 500 lire forse più iconica del periodo quella con le Caravelle, ispirate naturalmente alla prima traversata di Colombo del 1492.
Questa emissione ha avuto una storia molto particolare, sviluppata come una delle ultime monete dall’alta circolazione in lega di argento 835, è stata sviluppata in ottime quantità almeno fino alla metà degli anni 60, e poi successivamente esclusivamente per i collezionisti. In relativamente poco tempo però è divenuta soprattutto un oggetto da collezione, in particolare a causa di un famosissimo errore di conio.
Quanto può valere
Si tratta del celebre tipo di esemplare noto come Caravelle Sbagliate, o anche Caravelle al contrario, una forma di emissione antecedente a tutte le altre, ossia realizzata prima. Questa è sicuramente la moneta da 500 lire d’argento più rara in assoluto, viene spesso scambiata per un errore di conio ma non è proprio così in quanto è il bozzetto originale ad essere originariamente differente.
- Il disegno originale prevedeva infatti le bandiere sulle caravelle spostate a destra
- Questo disegno appare sulle monete di prova del 1957 ed è riconoscibile anche per la scritta Prova presente sullo stesso lato
La diffusione di queste emissioni è stata bloccata sul nascere, in quanto ai tempi fu un ammiraglio della marina far notare che le imbarcazioni in questo modo davano l’idea di navigare controvento visto che anche le vele sono gonfie verso destra. Per evitare qualsiasi forma di equivoco, su tutte le monete poi coniate le bandiere sulle vele si trovano quindi a sinistra.
Anche se le Caravelle storicamente erano imbarcazioni che potevano viaggiare controvento (“di bolina”), queste monete sono definite un errore ma come detto non di conio bensì di bozzetto. Oggi sono ricercatissime e le valutazioni cambiano a seconda del tipo di conservazione dell’esemplare che può superare agevolmente i 5000 euro se in ottimo stato fino a 12.000 euro se in Fior di Conio.