Un tempo diffusissime, le vecchie schede telefoniche sono qualcosa di nostalgico ma senza andare troppo indietro con gli anni, basta avere almeno 30 o 40 anni per ricordarle distintamente e magari far venire alla mente ricordi di gioventù, in quanto c’è stato un tempo in cui questi oggetti hanno senza dubbio costituito la tipica forma di oggettistica da collezione.
Ma oggi, a distanza di non troppi anni ma abbastanza da portare il concetto di telefonia “non mobile” in soffitta, quanto possono valere questi oggetti specifici? Proviamo a dare un’occhiata al concetto di scheda telefonica che magari soprattutto per i più giovani, non sono facili da identificare ma anche arrivare a capire a cosa siano servite, evidenziando anche quelle dal valore maggiore.
A cosa servivano
La scheda telefonica ha costituito la prima vera evoluzione del gettone telefonico, entrambi gli oggetti sono stati sviluppati per poter effettivamente telefonare oltre un certo ambito oltre a quello dell’abitazione o dell’ufficio bensì impiegando un telefono pubblico o quelli a gettone nei negozi. Le schede telefoniche hanno costituito la normalità per almeno due decadi buone.
Dagli anni 80 fino ai primi anni 2000, sono state estremamente comuni anche per ambiti collezionistici fino alla completa affermazione del telefono cellulare che poi si è gradualmente trasformato negli smartphone moderni di ultimissima generazione che hanno mandato in pensione sia i gettoni, ma anche questi oggetti “nostalgici” che in realtà non sono così vecchi.
Quanto valgono?
Le schede in realtà sono sopravvissute qualche anno di più rispetto ai gettoni e fino agli anni 2010 seppur in quantitativi molto ridotte hanno avuto un certo seguito. Quello dei collezionisti spicca ancora oggi per passione e per differenziazione con alcuni esemplari di schede telefoniche molto rare quindi di grande valore anche economico, ad esempio:
- Le apprezzate Urmet della serie Bianca riguardano pezzi di vari tagli che hanno un valore diverso anche a seconda dello stato di conservazione, possono singolarmente valere da 50 euro fino a 600 euro
- La primissima serie ufficiale datata fine anni 70, non tematiche ma dalla livrea azzurra e gialla oggi valgono singolarmente da circa 25 euro fino a oltre 400 euro. L’intera collezione se in stato eccellente può anche sfiorare i 1000 euro
- Le celebri schede delle Pagine Gialle, diffuse una per anno, del 1990, singolarmente valgono da 110 a 300 euro ma tutte insieme possono valere oltre 1300 euro se usate e quasi 2500 se nuove
Esistono poi delle serie telematiche come quelle Enigmistiche della serie Labirinto, che oggi sono molto ricercate e soprattutto se nuove sono quasi introvabili, a causa di una forma di “litigio” tra le società di produzione. Riconoscibili proprio dalla forma di un labirinto che si trova su uno dei lati, oggi sono tutte rare, valgono orientativamente tra i 200 ed i 400 euro.
Tutte le schede telefoniche hanno pochissimo valore se sono state utilizzate, quindi mancano dell’angolo intonso, e va specificato che la quantità di esemplari e varianti è tale che è impossibile valutarli tutti in senso effettivo. In modo particolare dagli anni 90 in poi si è assistito da un boom vero e proprio delle tessere telefoniche che però paradossalmente si è affievolito meno di 15 anni dopo.