Allerta bancomat: attenzione ai prelievi, ecco cosa può accadere

I prelievi sono legati al Bancomat da quasi mezzo secolo in quanto sono stati i tradizionali ATM Bancari e poi anche quelli legati ad altri servizi come quelli postali, che sono oggi comunque molto diffusi. Proprio perchè concepiti e generati mentalmente come dei distributori di denaro contante gli ATM Bancomat sono tendenzialmente una potenziale fonte di rischio.

Non solo le truffe, come i vari inganni che sono anche spesso individuati dalle autorità come molto ingegnosi, ma anche alcuni limiti che possono portarci ad avere problemi fastidiosi anche nel lungo termine proprio perchè da molti anni viene concepita una vera e propria tipologia di limitazione dei contanti che passa anche dalla presenza degli ATM. A cosa bisogna fare attenzione quando si sceglie di prelevare?

Bancomat in cambiamento

Tendenzialmente la presenza degli ATM Bancomat in Italia è in rapido ma costante declino soprattutto perchè si tratta di una tipologia di strumenti che oggi appare meno utile rispetto al passato con una grande diffusione odierna dei pagamenti elettronici: molti stati come quello italiano hanno da tempo limitato lo spostamento dei contanti perchè poco tracciabili.

Oggi infatti sono presenti meno tipologie e quantitativi di ATM perchè eccessivamente costosi nella gestione delle banche e come detto meno “utili” rispetto a qualche anno fa, nonostante ciò la loro presenza è ancora sufficiente perchè in molti casi si tratta di strumenti basilari per poter avere a disposizione la liqudità effettiva. Cosa cambia rispetto al passato?

I rischi dei prelievi

Un maggior controllo delle transazioni che si ripercuote anche naturalmente sulla presenza effettiva di contante: non esiste un vero e proprio limite bancario in merito alle quantità di denaro che si possono prelevare giornalmente, che si aggirano tra i 250 euro ed i 1000 euro (condizione che è a scelta da parte della singola entità bancaria). Tuttavia esiste un limite più “grande” che è meglio non superare.

  • Si tratta di quello determinato dall’UIF, l’entità che si occupa dell’antiriciclaggio
  • Questo ha concepito una forma di “tetto mensile” di quantità di denaro prelevabile pari a 10 mila euro mensili

Se viene superato questo importo le banche sono tenute obbligatoriamente a segnalare tutto ciò all’UIF, che è concepita per indagare sulle origini e necessità di un importo così elevato, in quanto i contanti essendo meno tracciabili sono anche maggiormente disposti ad essere considerati come una vera e propria fonte di “rischio” effettivo per il riciclaggio di denaro.

Attenzione poi ai rischi truffa, che coinvolgono gli ATM da decenni, si va dalle tastiere finte piazzate su quelle vere per catturare la sequenza dei tasti digitati, fino a strumenti elettronici come gli skimmer che catturano la carta oppure che vanno a leggere le informazioni nella stessa, così poi da poterla clonare. Qualsiasi forma di impedimento va assolutamente segnalato alla banca, prima possibile.

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