Per accedere alle pensioni, bisogna possedere una serie di requisiti, che si differenziano in base al modo in cui il lavoratore sceglie di andare in pensione cui il lavoratore sceglie di andare in pensione. Alcuni di essi sono conosciuti, mentre altri possono essere più nascosti e non tutti sanno della loro esistenza fin quando non si trovano in questa situazione.
I primi due requisiti, sono relativi ai contributi versati e ovviamente al raggiungimento dell’età anagrafica ma, come già anticipato, qualsiasi forma di pensionamento prevede altre condizioni oltre a queste più note ed è proprio a causa di questi requisiti che i lavoratori sono obbligati molto spesso a posticipare la data della pensione.
Quali requisiti servono per andare in pensione
Come ben sappiamo, l’accesso alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria avviene al raggiungimento del requisito anagrafico cioè i 67 anni di età e anche a raggiungimento del requisito contributivo ovvero 20 anni di contributi, i quali possono provenire da tutte le forme di versamento. Bisogna però precisare che c’è una clausola aggiuntiva per chi non ha accumulato contributi prima del 1996.
Queste persone per andare in pensione a 67 anni devono percepire una pensione minima, la quale deve essere almeno pari all’assegno sociale erogato nell’anno di uscita, ciò significa che se la cifra risulta essere inferiore, non si ha la possibilità di avere accesso alla pensione. In questo caso, il lavoratore dovrà continuare a lavorare e a raggiungere l’importo minimo fino ad arrivare ai 71 anni di età, dove si potrà andare in pensione con soli cinque anni di contributi.
Pensione: ecco quali e come richiedere
Ovviamente però, non tutti possono andare in pensione a 71 anni, esistono infatti delle restrizioni che non molti conoscono, infatti essa è riservata solo ai lavoratori contributivi puri, ovvero quelli che hanno cominciato a versare i contributi a partire dal 1996, al contrario, l’accesso alla pensione sarà recluso. Ciò significa che questa opzione è riservata solamente a chi ha accumulato i contributi a partire dal 31 dicembre 1995. Esistono però anche altre misure che consentono di andare in pensione prima:
- si può scegliere di optare per la quota 41 per i precoci;
- o anche per la pensione anticipata ordinaria.
In questi casi, viene considerato solo il requisito contributivo e non l’età, gli uomini devono avere 41 anni di contributi per la quota 41 e 42 anni e 10 mesi per quella anticipata ordinaria, mentre per le donne ci devono essere 41 anni e 10 mesi di contributi, ovviamente però c’è sempre un vincolo di contributi effettivi da versare.
Sono infatti richiesti 35 anni di contributi effettivi, andando però ad escludere i contributi figurativi per la disoccupazione o per le malattie. Inoltre, possiamo citare anche la pensione anticipata contributiva, per coloro che hanno incominciato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995 e hanno diritto di andare in pensione a 64 anni avendo 20 anni di contributi. ovviamente però, c’è un vincolo anche qui infatti, è necessario che l’ammontare della pensione deve superare una soglia minima stabilita.