Primo piano del logo di alcune carte di pagamento

Carte di pagamento: conosci le diversità fra categorie?

prepagate

Nelle diverse tipologie di carte di pagamento rientrano le prepagate, ricaricabili oppure no, le altre carte di debito e infine quelle di credito, inclusa la sottocategoria delle revolving. La maggior parte delle persone ha informazioni soltanto superficiali sulle caratteristiche che distinguono le diverse carte.

Questo può rivelarsi uno svantaggio, in realtà. Il motivo è che ognuno di noi ha esigenze diverse, e senza conoscere bene le varie tipologie, le loro potenzialità, limiti e costi diventa difficile scegliere la card migliore. Vediamo quindi di fare chiarezza sull’argomento.

Features comuni delle carte di pagamento

Tutte le carte di pagamento permettono di fare acquisti bypassando la necessità di avere contanti a disposizione.

Quasi sempre è anche possibile effettuare prelievi cash, pur con massimali e costi di commissione differenti.

Altra caratteristica comune è che oggi tutti questi strumenti di pagamento offrono un grado elevato di sicurezza, certo superiore a quello di un portafogli pieno di contanti. In caso di furto o smarrimento per esempio è possibile bloccare la carta.

Non tutte le carte di pagamento dispongono del medesimo livello di robustezza alle frodi, questo va precisato. Ma, oltre alla possibilità di disattivare la carta, che è fondamentale, sono attivi per l’intera categoria almeno alcuni dei meccanismi di protezione aggiuntivi: alert per le transazioni, doppia autenticazione, copertura assicurativa e così via.

Infine, molte carte di pagamento, ma non tutte, possono essere usate anche in aree extra-UE. Attenzione però alle eventuali commissioni, previste anche se si prelevano contanti in valute diverse dall’euro.

Vediamo adesso le singole tipologie.

La più diffusa carta di pagamento: la carta di debito o bancomat

Nonostante la concorrenza, le carte di pagamento più diffuse risultano quelle di debito, più note come bancomat – con la variante postamat per chi ha il CC alle Poste -.

La carta di debito è sempre associata a un conto corrente. Permette di effettuare pagamenti online e negli stores fisici, prelevare contanti e attivare la domiciliazione di bollette e altre spese ricorrenti/rateizzate.

L’obbligo del CC corrente comporta il pagamento dell’imposta di bollo, se il deposito supera i 5.000 €. In compenso è possibile usare questa carta di pagamento anche in scoperto, purché il titolare abbia richiesto e ottenuto il fido dal proprio istituto di credito.

Fatto salvo lo scoperto, i pagamenti richiedono l’effettiva presenza di un deposito almeno analogo all’ammontare dell’acquisto. Questo è fondamentale perché l’addebito della spesa avviene in tempo reale.

Infine, le carte di pagamento a debito richiedono la digitazione del pin per gli acquisti sui circuiti pos superiori ai 25 €.

Da notare che questa tipologia di carte di pagamento normalmente è preclusa ai minorenni, con pochissime eccezioni.

Carte prepagate, una tipologia eterogenea

In Italia le carte di pagamento prepagate sono estremamente diffuse ed apprezzate. Per questo l’offerta è ampiamente diversificata. Ci sono ad esempio le carte regalo, le prepagate con Iban, quelle pensate per i minorenni, le anonime, le ricaricabili aziendali, le virtuali associate ad app e quelle classiche aventi come funzione principale gli acquisti.

La caratteristica comune è che puoi spendere esclusivamente l’importo presente sulla carta, ricaricabile con un plafond che varia da carta a carta. Generalmente quelle con un massimale di deposito e spesa più elevato sono le ricaricabili con Iban.

DB Contocarta e Genius Card per esempio hanno tetti di giacenza molto alti, così come la Postepay Evolution. Quest’ultima è la più generosa in assoluto: cumulativamente – max 3 carte per nominativo – ti consente di depositare fino a 100.000 €.

La popolarità di queste carte di pagamento deriva in larga misura dalla loro convenienza. Le spese di gestione e per le movimentazioni effettuate sono sovente le più basse in assoluto, e non si paga mai imposta di bollo.

L’operatività però è più ridotta rispetto a quella delle carte di debito associate a CC. Difatti non è possibile emettere assegni e neppure associare un conto titoli.

Oggi queste particolari carte di debito sono accettate quasi ovunque. La loro diffusione è realizzata grazie all’operatività su circuiti Visa o Mastercard, i più grandi al mondo.

Le altre carte di pagamento, ossia le carte di credito

Questa categoria di carte di pagamento, a differenza delle prepagate, è sempre accessoria a un conto corrente. Difatti il loro utilizzo prevede un addebito successivo, a scadenze predeterminate, sul conto stesso.

In pratica, la banca ti fa credito – da qui il nome – permettendoti di spendere mensilmente fino a un massimale concordato. Se  sul tuo conto il deposito è inferiore a quanto spendi vai in rosso, puoi farlo. L’importante è che provvedi ad accreditare l’ammanco prima della riscossione del debito, tramite riscossione dal tuo conto, da parte dell’istituto di credito.

Queste carte di pagamento hanno le spese più alte. In compenso grazie alla loro diffusione le puoi usare anche all’estero, su circuito Visa o Mastercard, proprio come le prepagate.

Nella tipologia rientrano anche le carte co-branded. Le medesime si distinguono per l’abbinamento a un partner, rappresentato da una grossa azienda, che offre ai titolari delle carte vantaggi esclusivi come cashback, sconti e riduzione delle spese. Oggi sono molto diffuse.

Ma non tutti le possono ottenere, e lo stesso vale per le carte di credito normali. Occorre infatti che il conto abbia liquidità di un certo tenore e che il richiedente sia valutato come cliente solvibile da parte dell’istituto emittente.

Le carte revolving

Una particolare tipologia di carte di pagamento a credito sono le carte revolving. Si tratta di card, concesse previa accurata verifica della solvibilità del richiedente, che permettono di disporre di uno scoperto costante.

Il titolare in pratica rimborsa il proprio debito a rate, ma mantenendo una soglia di scoperto che gli permette di continuare ad acquistare a credito.

Come puoi immaginare, queste sono le carte di pagamento con più alte spese di gestione, associate a un tasso di interesse sulle somme da rimborsare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *